
I campi di grano… Il campo di grano nutre da sempre l’umanità. E’ un luogo innanzitutto che va coltivato, richiede molto lavoro, costanza, pazienza, richiede tutto l’amore e la fatica del contadino. I frutti arrivano dopo nove mesi. L’ondeggiare delle spighe sotto il fruscìo del vento, quasi una danza che emana bellezza e armonia, invita alla contemplazione. Qualche tocco di rosso dei papaveri, ospiti da sempre delle spighe, completa l’opera.
Ma i campi di grano sono soprattutto il simbolo della pace, della concordia, della fraternità. Isaia profetizza: “Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra”. Isaia 2:3-4)
In questo momento storico nel quale politica, economia, intere popolazioni attraversano una profonda crisi, moltiplichiamo i campi di grano. Facciamo che ciascuno di noi sia una spiga di questo campo, consapevole di voler crescere e poi pronta a donarsi. Tante spighe aiuteranno chi non riesce a sfamarsi, a vivere dignitosamente, a pensare al domani, ad avere il coraggio di perdonare.