Mia madre, 93 anni, classe 1925, è andata a votare. Non si è persa una votazione. Memoria viva di quando per 20 anni non si è potuto votare in Italia a causa della dittatura fascista. Proprio nel 1925 Mussolini tenne un discorso alla Camera accollandosi tutte le responsabilità delle violenze fasciste. Il 10 giugno del ’24 venne ucciso Matteotti e nel dicembre di quell’anno scoppia la bomba del memoriale Rossi, ex capo dell’ufficio stampa del Duce che accusa Mussolini di essere il mandante dell’omicidio Matteotti. Vennero spazzati via tutti i diritti civili fino al diritto di voto dei cittadini italiani.
In questi giorni sento tante persone che ricordano nostalgicamente gli anni del duce o altri che hanno ritenuto di non andare a votare, per svariati motivi. Votare non è solo un diritto-dovere, è conservare la memoria e tramandarla.