Esordio poetico, come soltanto lui può fare, di Claudio Baglioni al Festival della Canzone italiana. Parole che raccontano cosa sono le canzoni. Esse riscaldano il cuore e rendono chi le scrive e le musica non solo artisti e poeti ma “accompagnatori” di parte di pezzi della nostra vita riportando alla mente, tra i ricordi rispolverati, alcuni momenti, momenti semplici ma eterni, istanti in cui si riflette e si tocca la propria vita con una piuma.
“Le canzoni sono arte povera, ma hanno una forza evocativa incredibile, solo gli odori hanno la stessa forza. Le canzoni sono come coriandoli d’infinito, piccoli istanti di eternità. Sono mare, terra, cielo, neve di sogni che sembra cadere giù da un altro pianeta. Infatti nessuno sa da dove possano venire. E in quei secondi fanno piccoli miracoli. Pugni di riso che cuciti insieme riescono a dare emozione, divertimento, commuovono, emozionano. È musica da fanteria, di apparente poca consistenza. Le canzoni sono come l’aria, non si può farne a meno, riempiono polmoni, ci prendono per mano e ci portano a volare, come una macchina spazio-tempo”. Claudio Baglioni