Erode e Pilato: amici per sempre

In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c’era stata inimicizia tra loro” : così una frase del vangelo, detto “Passio”, raccontato dall’evangelista Luca durante la messa della Domenica delle Palme. Interessante l’osservazione di chi scrive, quasi inusuale, come fosse buttata lì per caso. Ma sono questi particolari, queste precisazioni che rendono affascinante la lettura dei vangeli, ne scopriamo sempre nuovi o siamo noi nuovi nel tempo nel leggere le stesse frasi.

In “quel giorno”, cioè il giorno in cui si decide la condanna di Gesù, le due principali figure politiche dell’epoca, strinsero un patto. Si accorsero di avere qualcosa, o meglio Qualcuno di scomodo in comune e se ne dovevano sbarazzare, insieme, alleandosi. “Diventarono amici”, sottolinea l’evangelista, cioè più collaborativi, si allearono, si sono piaciuti. In loro c’era qualcosa di simile che finalmente veniva fuori: la difesa a tutti i costi del potere, della ricchezza, del prestigio, dell’essere riconosciuti come capi. La loro leadership era colorata di rosso porpora come il sangue, utilizzavano le folle, il popolo per mandare a morte l’Innocente, a rappresentanza degli Innocenti che pagano con la vita il fatto di trovarsi al centro di ogni accordo.

Fiumi di sangue continuano a scorrere per gli stessi motivi, oggi nel XXI secolo, come se il cuore degli uomini non fosse stato mai liberato e amato. Una Via Crucis che popoli, miseri, poveri, derelitti, ammalati, perseguitati percorrono quotidianamente, decennio dopo decennio, cacciati in angoli remoti della terra dagli attuali Erodi e Pilati che continuano a stringere patti scellerati.

L’Innocente scelse di tacere dinnanzi ai due, il Suo Grido riecheggiò soltanto dall’alto della Croce, quando era in fin di vita: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Un grido che valse più di mille parole. L’Amore Lo spinse a gridare. Un grido che riecheggia ancora per le città martoriate, in questa nostra umanità che non sa difendersi se non urlando anch’essa.

Qualcuno prima di noi camminò sulla Via Crucis e condivise il dolore tagliente della mancanza di Amore. In silenzio affrontiamo questa Settimana di Passione, settimana dolorosa per le notizie dal fronte delle guerre che si perpetuano, organizzate e pianificate sulla pelle degli Innocenti e, per quello che possiamo, preghiamo e cerchiamo di aumentare l’amore in noi, per gli altri, perché la nostra fede e il conforto di altri cuori possano aiutarci a non cedere dinnanzi a questi eventi terribili.

Foto “Wellcome Library, London” – CC BY 4.0

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