Un passo della Scrittura recita: “Il Tuo volto Signore io cerco, non nascondermi il Tuo volto” (Sl 26,8). Mi piace molto questo passaggio, quasi mi emoziona e mi commuove. Mi emoziona perché forse mi rendo conto di essere sempre in cammino e che non posso fermarmi. Mi commuove perché è come se giocassi con Qualcuno, che prova a nascondersi per vedere se io riesco a riconoscerlo, a trovarlo. Forse tutta la mia esistenza consiste in questo gioco d’amore. Forse per questo sono qui. Ma questo Volto come lo immagino? Che sembianze ha? Il Figlio dell’Uomo ce l’ha detto molto chiaramente, senza possibilità di cattive interpretazioni. Enzo Bianchi, già priore della comunità monastica di Bose, ha detto in maniera stupenda: “Come amare Dio se l’amore ha bisogno di un volto?”. Forse per questo cerchiamo questo Volto, per amarlo con tutto il “cuore”. Ma l’unico volto che possiamo vedere è quello dell’uomo, del fratello e da lì non si scappa. E il Suo volto indica anche una presenza: “Dove due o più sono uniti nel mio nome io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). Lui c’è. Continuiamo il nostro viaggio sereni e fiduciosi, pronti alle sorprese che il Suo Volto ci mostrerà.