Daphne Caruana Galizia, la blogger giornalista che ha contribuito a svelare lo scandalo dei Panama Papers e in particolare dei cosiddetti «Malta Files», é stata assassinata a Malta, uccisa da una bomba fatta esplodere nei pressi della sua auto. Le sue inchieste hanno tolto la maschera al vero volto di un’isola apparentemente tranquilla. Erano le 15 di ieri e soltanto pochi minuti prima la donna aveva pubblicato l’ultimo post sul suo blog: «Ci sono criminali ovunque, la situazione è disperata».
Malta «fa da base pirata per l’evasione fiscale in Ue». Daphne scoprì che due compagnie off-shore erano intestate al ministro dell’Energia maltese Konrad Mizzi e al capo dello staff del premier, Keith Schembri.
Si muore ancora per la giustizia e per la verità, ma come disse Giovanni Falcone “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” E bisogna continuare a farle camminare per far si che la sua morte non sia stata vana. Grazie Daphne.