Siamo fatti per sogni grandi

Daniela Baudino, che ho avuto la fortuna di conoscere qualche anno fa, da un po’ di tempo dedica tutte le sue sere a scrivere un breve pensiero sul suo profilo Facebook. I commenti entusiasti degli amici la invogliano a raccogliere queste sue brevissime riflessioni in un piccolo libretto dal titolo “Semplicemente illumina“. Ricordo che ha fatto un sondaggio, sempre sul social, per suggerire, scegliere, consigliarla sul futuro titolo. Le ho chiesto di scrivere per questo blog come è le nata l’idea perché mi piace diffondere pensieri “illuminanti” che ci aiutano ad andare avanti ogni giorno. D’altronde la luce si diffonde da sé, le sue lunghezze d’onda sono i colori, molto presenti nel libro con le loro varie sfaccettature, le sue sorgenti molto varie, come questo libro. Grazie Daniela per questo tuo “sogno realizzato” che può far sognare anche noi e…  senza smettere di sognare!

Qualche citazione tratta dal libro: 

Crescere è saper accettare di correre con il proprio passo: a volte più spedito, altre volte più lento. Ma fatto sempre di un passo alla volta.Vorrei essere come quel filo di mille e diverse sfumature: capace di stare tra il bianco e il nero ed unirli. Tutto quello che ho salvato, l’ho perso. Tutto quello che invece ho perso, rimane.

Essere giovani oggi non è semplice. Perché abbiamo paura di un futuro che non vediamo, perché ci troviamo bombardati da così tanti stimoli diversi che è difficile spesso riconoscere ciò che ci fa bene da ciò che invece ci intorpidisce solo la vita.

Così non è vero che siamo più superficiali di un tempo, solo che abbiamo paura di metterci in gioco perché abbiamo paura di rimanere delusi, la sensazione di essere davanti ad una fregatura, di aprirci così tanto da poi rimanere inesorabilmente scottati: in amore come nel lavoro e nelle amicizie.

Ma c’è un tesoro che possiamo e dobbiamo conquistarci, nonostante questa giostra dentro a cui siamo immersi: il silenzio.

Io l’ho riscoperto qualche anno fa, quando alla fine di alcune giornate mi sono trovata con un pugno di mosche in mano così grande che guardando alla giornata appena trascorsa la somma sarebbe stata clamorosamente in perdita.

 

Lì, distesa nel letto, senza riuscire a prendere sonno, mi sono chiesta se fosse possibile che quella giornata fosse proprio tutta da buttare. E ripensandoci, come davanti ad uno specchio, sono incominciati a venirmi in mente alcuni piccoli particolari che avrebbero potuto aggiungere qualche segno positivo al bilancio di quella giornata.

Grossmman, qualcuno dopo mi ha detto, li chiama “luz”: sono degli ossicini indistruttibili su cui tutto si ricrea.

Così, quasi come un gioco, ho aperto la mia pagina Facebook e ho scritto, accompagnandolo con una foto, un pensiero che quella piccola scoperta mi aveva suscitato. Quasi un proposito, che scritto nero su bianco, davanti ad una massa di persone, suonava come l’imperativo il giorno seguente di provare a fare lo stesso. A cercare delle sfumature che potessero dare un senso anche alle pieghe un po’ più storte della mia giornata. Che mi costringessero a cercare del positivo, nonostante tutto. Così ho continuato, e lo spunto per il mio pensiero serale poteva essere qualsiasi cosa: una parola o frase sentita, un incontro fatto, una scena vista … un’amica mi prende in giro dicendo che riuscirei a cavare qualcosa da dire anche in un pacchetto di biscotti sbriciolati: e ha ragione.

Questo dovermi mettere in ricerca è una cosa che mi è piaciuta, perché ha dato movimento alla mia vita. In Semplicemente illuminaracconto in fondo, con un linguaggio semplice e quotidiano, le inquietudini di una giovane come tante che si trova a vivere delle sfide: a volte vinte, altre volte perse, altre volte magari rimandate o rimaste in sospeso. Quando ho deciso di pubblicare la raccolta dei miei pensieri serali ho certo pensato ai tanti amici che ogni giorno danno il loro apprezzamento a questo mio esercizio, ma soprattutto ai giovani: perché mi piacerebbe dirci che vale la pena sforarsi di cercare qualcosa di bello, anche se impercettibile, all’interno delle nostre giornate. Perché sono quei “luz” che ci possono dare, ancora una volta, la forza di credere che siamo fatti per sogni grandi. 

Daniela Baudino

Pagina Facebook 

 

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